In questo incontro il Prof. Alberto Pellai ripercorre le sfide evolutive principali degli adolescenti e i loro genitori. In particolare, sul tema dei social network gli adulti dovrebbero capire che tipo di educatori vogliono essere e quale esplorazione del web ritengono sia su misura per i loro ragazzi.  

Il preadolescente non può darsi da solo delle regole e, quando queste mancano, si trova sprovvisto in un territorio rischioso. Non si tratta di sgridarli o arrabbiarsi per come utilizzano il web, ma di renderli consapevoli e farli ragionare su ciò che fanno.  

In preadolescenza la parte cognitiva del cervello non è ancora particolarmente sviluppata, al contrario, la parte emotiva di ricerca del piacere e gratificazione è predominante.

Sul web, nei videogiochi e nei social media sono numerosi gli stimoli che sollecitano il cervello emotivo. Per i preadolescenti sarà molto facile ritrovarsi in balia di questi stimoli perché la parte più razionale non sempre è in grado di intervenire. Per questo motivo i ragazzi possono sentirsi spaesati e compiere errori.
L’adulto dovrebbe accompagnarli a riflettere sui significati e sulle conseguenze delle loro azioni.